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Rivopharm SA si aggiudica il primo premio del Prix Swiss Venture Club della Svizzera italiana

Alla fine, dopo un lungo processo di selezione, ad aggiudicarsi il primo premio del Prix Swiss Venture Club per la Svizzera italiana è stata la Rivopharm SA di Manno, azienda associata a FIT – Farma Industria Ticino e ad AITI. L’azienda, attiva nella produzione di farmaci generici, è stata scelta dalla giuria – composta da Gabriele Zanzi (responsabile Regione Ticino di Credit Suisse Svizzera), Alessandra Alberti (direttrice della Chocolat Stella di Giubiasco), Luca Albertoni (direttore della Camera di commercio ticinese), Stefano Caccia (responsabile della sede di Lugano di EY), Daniele Lotti (presidente della direzione della Società elettrica sopracenerina SES), Michele Masdonati (agente generale de La Mobiliare a Bellinzona), Giambattista Ravano (direttore ricerca ed innovazione di SUPSI), Stefano Rizzi (direttore della Divisione economia del DFE), Carlo Secchi (Swisscom) e Lino Terlizzi (Corriere del Ticino) – tra un lotto di 6 finaliste. Oltre al prestigioso riconoscimento, Rivopharm si è aggiudicata il primo premio, offerto da Credit Suisse e dalla SUPSI, che consiste in un viaggio in Asia alla scoperta di nuove realtà imprenditoriali con diverse occasioni di networking e un buono del valore di CHF 12’500.- per un corso di formazione continua presso la stessa SUPSI.

Il premio, giunto nel frattempo alla sua settima edizione, viene assegnato alle realtà imprenditoriali d’eccellenza sul territorio in grado di soddisfare requisiti stringenti; dopo un’analisi preliminare con una prima fase di selezione, le finaliste vengono visitate dai membri della giuria e sottoposte a verifiche ulteriori. A raggiungere la fase finale della competizione sono state, oltre a Rivopharm SA, Gruppo Sicurezza di Savosa, NDW Neue Duschenwelt di San Vittore (GR), Lifeware di Bioggio, Hotel Lugano Dante e Sarix SA di S. Antonino.

Diversi gli interventi durante la serata,  ad iniziare dal benvenuto di Hans-Ulrich Müller, presidente di SVC, che ha sottolineato il ruolo determinante delle piccole e medie imprese nel contesto economico elvetico e ticinese, e la loro capacità dimostrata nel superare la crisi finanziaria ed economica avviatasi nel 2007-2008 così come lo shock determinatosi con l’abbandono della soglia fissa di cambio euro-franco da parte della Banca nazionale nel gennaio 2015. Per Müller la nuova sfida per le imprese viene dagli sviluppi tecnologici sempre più rapidi ed in particolare dalla digitalizzazione: un fenomeno, ha detto, che molti imprenditori ancora tendono a sottovalutare. Oltre al presidente di SVC, hanno fornito il loro contributo alla serata anche Thomas Gottstein (CEO di Credit Suisse Svizzera), Marco Borradori (sindaco di Lugano), Christian Vitta (direttore Dipartimento cantonale finanze ed economia) e Filippo Lombardi (Consigliere agli Stati).

Di seguito alcuni approfontimenti:

Corriere del Ticino
Giornale del Popolo
La Regione